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SPRAR: le informazioni per i Comuni sugli Enti gestori dell’accoglienza

lentepubblica.it • 17 Maggio 2017

sprar enti localiPervengono agli uffici di Anci, in particolare al Servizio “Accesso Sprar” (accesso.sprar@cittalia.it) a supporto dei Comuni che intendono presentare domanda di contributo per accedere al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar), numerosi quesiti inerenti le modalità con cui i Comuni possono procedere alla selezione degli enti gestori dei progetti di accoglienza.


 

A tal fine, è stato redatto il documento “La coprogettazione e il codice degli appalti nell’affidamento dei servizi sociali – Spunti di approfondimento” con l’intento di fornire una panoramica complessiva delle diverse modalità previste dalla normativa vigente e dei limiti ed opportunità di ciascuna di esse.

 

Allo scopo di supportare ulteriormente i Comuni, il documento è integrato con un fac simile di Accordo Quadro applicabile ai servizi di accoglienza per i cittadini stranieri.

 

Ricordiamo che la legge 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.”, attribuisce ai Comuni le funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale, indica le priorità e i settori di innovazione attraverso la concertazione delle risorse umane e finanziarie locali, con il coinvolgimento dei soggetti del Terzo Settore, spostando l’attenzione dall’azione esclusiva dell’ente pubblico a una azione svolta da una pluralità di attori.

 

La legge inoltre dispone il ricorso a forme di aggiudicazione o negoziali che consentano ai soggetti operanti nel Terzo Settore la piena espressione della propria progettualità avvalendosi di analisi e di verifiche che tengano conto della qualità e delle caratteristiche delle prestazioni offerte e della qualificazione del personale.

 

La coprogettazione rappresenta una forma di collaborazione tra PA e soggetti del Terzo Settore volta alla realizzazione di attività ed interventi mirati e tempestivi per rispondere ai bisogni locali della persona, della famiglia e della comunità. La cooprogettazione fonda la sua funzione economica e sociale sui principi di trasparenza, partecipazione e sostegno all’adeguatezza dell’impegno privato nella funzione sociale.

 

Gli obiettivi che il Comune si propone di conseguire con la coprogettazione rappresentano l’effettiva opportunità di collaborare con un soggetto del Terzo Settore nella progettazione e gestione di attività di tipo sociale. L’aspetto economico dell’affidamento deve essere valutato in ragione della congruità delle risorse necessarie per lo svolgimento delle prestazioni richieste che non potranno essere superiori a quelle che l’ente pubblico impiegherebbe per intervenire direttamente con i medesimi risultati.

 

 

Fonte: ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani
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